Beata servitù

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Beata Servitù® da “Atto Unico” di Italo Svevo

Quando la fortuna arriva improvvisa e gradita, seppur misteriosamente nel cuore della notte, bisogna aprire lei le braccia ed accoglierla senza timore. Proprio non vuol credere ai propri occhi la signora Amelia; in un sol colpo ha trovato ciò che da tempo anelava: “Coga, camerier, cameriera e parfin serva de cusina” E a nulla valgono gli sforzi del signor Clemente, marito, a suo dir sin troppo sospettoso, di metterla in guardia verso qual manipolo di individui piovuti da chissà dove. “Magari i xe delinquenti! Cossa sastu?” “Zitto e sta a vedar come che li meto in riga mi!” Ma è cosa nota che con la Dea Bendata non bisogna forzare troppo la mano; può davvero capitare di ottenere l’effetto esattamente opposto a quello desiderato, che la situazione si capovolga e l’approfittatore resti inaspettatamente gabbato.