A lengua dee femene |
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Cencio, ubriacone e fannullone e sua moglie Sunta “regina dee ciacoe” siglano tra loro un patto che darà origine a situazioni tali da richiedere l’intervento prima di un medico e addirittura di un notaio poi. A nulla servono le cure e le “disinteressate” premure dei vicini di casa, oggetto di mute invettive da parte dei “nostri” e nemmeno la lenta ma inesorabile spoliazione dei propri miseri beni, farà venir loro meno al patto. Ma a tutto c’è un limite e quando viene punta sul vivo “A lengua dee femene" spua velen!
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